La risposta risiede in un insieme di tanti fattori che concorrono al raggiungimento di questo obiettivo. Modificare ad esempio l’immagine che ho già sul mercato segue un percorso e delle logiche diverse rispetto a creare nuove basi per la comunicazione e diffusione dei propri valori per la prima volta.

Non si può eseguire un percorso di innovazione senza avere prima stabilito le basi necessarie ed avere in mano quanto meno un numero critico di informazioni che ci aiutino a capire qual’è la strada giusta da percorrere e con che tipo di strumenti farlo. Ciò vuole dire ad esempio che non si può sviluppare un nuovo logo soltanto sulla base della “bontà stilistica” di chi lo realizza ma questo deve essere frutto di un percorso di analisi spesso lungo che sfoggia nella presentazione di una scelta di “strade progettuali” condivise con il committente. Un logo deve rappresentare tante cose diverse che devono però confluire in un insieme “armonico” e facilmente “digeribile” da parte dei propri interlocutori.

La scelta dei canali di comunicazione e degli strumenti necessari a supportare i propri obiettivi variano da una realtà all’altra. Ciò che va bene per un interlocutore potrebbe essere superfluo o altamente sconsigliato per un’altro.

• Servono e in che misura dei supporti di Immagine coordinata di base?
• E’ meglio investire su supporti cartacei oppure su internet?
• Che tipo di sito internet risponde meglio alle mie esigenze?
• Che tipo di investimenti bisogna fare nella promozione via web o mass-media per avere un ritorno di immagine e come posso misurarlo?

L’analisi degli obiettivi desiderati dal committente e del budget a disposizione sono già un buon punto di partenza dal quale partire per un’analisi degli investimenti necessari. In sintesi, essere efficace nel comunicarsi sul mercato non deve per forza corrispondere a costi elevati se si sono ottimizzati gli sforzi per farlo.

Durante lo sviluppo di un progetto di Design, si percorrono delle strade che portano a delle scelte importanti sia dal punto di vista funzionale che estetico. Il risultato finale spesso viene comunicato male al mercato perché chi si occupa di farlo non conosce la “genesi” che sta dietro alla concretizzazione di un prodotto, cosa che il “designer” conosce bene poiché è stato l’artefice del cambiamento nel caso di un re-styling o della nascita del nuovo prodotto.

Il lavoro del designer di prodotto può non essere quello di portare avanti anche le fasi di comunicazione del proprio progetto al mercato finale ma sicuramente, un suo coinvolgimento si renderà prezioso nel comunicare in modo più efficace con la/le agenzie che si occuperanno di questa fase le giuste direzioni da percorrere o su che tipo di dettagli focalizzare l’attenzione nella realizzazione dei diversi tool di comunicazione. Lo sviluppo di un nuovo prodotto e la comunicazione di esso sono spesso strettamente legate. Un buon lavoro di sviluppo non può e non deve essere vanificato da una comunicazione che banalizzi gli sforzi compiuti dall’azienda committente e dal progettista.

La risposta finale quindi è si, mantenendo un coordinamento degli sforzi mesi in campo dai diversi “attori” e dialogando costantemente fino al raggiungimento del risultato più efficace per “raccontare” al meglio le caratteristiche del prodotto.